Ciao sono Celeste e lavoro come operatrice presso la Cooperativa La Quercia dal gennaio 2016.
Il mio percorso è cominciato con l’inserimento lavorativo regionale “Garanzia Giovani” presso il Centro Socio Educativo 2.0 di Porto Mantovano, allora aperto da pochi mesi. Contemporaneamente lavoravo nei progetti domiciliari e scolastici OIKOS, per poi proseguire da ottobre 2018 nella Comunità Alloggio di Roverbella.
Ripensando al mio percorso, che sembra breve, mi rendo conto invece di quanta storia contenga, in termini emotivi, affettivi e, non per ultimo, concreti. Da subito, ancora disorientata, fui accompagnata nella comprensione di ciò che sono lo spirito e la visione della Cooperativa: non solo il ragazzo e la qualità della sua vita sono al centro dell’operato quotidiano, ma ciò che assume valore più di ogni cosa sono I SUOI DESIDERI.
Mi fu chiaro fin da subito che la quotidianità lavorativa mia, dei ragazzi e dei colleghi con cui lavoravo, era una grande sfida. Non sapevo se ero pronta a questa sfida, avevo paura di non saper farvi fronte coi miei soli mezzi di giovane, piena di buona volontà.
Ho poi compreso, però, che i miei dubbi, le mie perplessità e il mio desiderio (come quello dei nostri ragazzi) di saper dare e fare il meglio erano stati anche loro presi in carico. Sono, infatti, entrate nella mia routine e in quella di tutti, numerose riunioni, corsi di formazione, seminari e confronti con i colleghi di diversi servizi e realtà. Le finestre delle possibilità e idee si sono aperte, così come le enormi soddisfazioni che i ragazzi sono in grado di regalare, inaspettatamente, permettendoti di poter pensare “siamo stati entrambi all’altezza”.In questa foto con Luca, ad esempio, gli sono vicina e lo sorreggo, ma lui non ne avrebbe assolutamente bisogno: con molti sacrifici e impegno, Luca e i suoi educatori, negli anni hanno trovato il modo migliore per potergli permettere di nuotare in autonomia!
Ovviamente non è tutto così rose e fiori, ho anche visto sfide sembrare troppo grandi, troppo “compromettenti”, semplicemente “troppo”. È soprattutto in questi momenti che mi rendo conto dell’importanza del gruppo di lavoro, di quanto il suo spirito e la sua volontà possa cambiare le carte in tavola. Nel nostro lavoro siamo come gli ingredienti in cucina: diversi sotto tanti punti di vista, ma, se bilanciati e usati nel modo giusto, se tutti guardano nella stessa direzione, creano un ottimo lavoro.La burocrazia non è sempre amica e, anche quando alla fine dell’anno alcune volte non puoi scrivere “obiettivo raggiunto”, in cuor tuo sai invece di aver raggiunto un grande obiettivo: hai potuto conoscere ancora meglio il ragazzo, in tutti i suoi aspetti, e saprai creare appena possibile un vestito ancora migliore per lui, per supportarlo nel raggiungimento di una migliore qualità della vita.